venerdì 2 gennaio 2009

La donna in bianco

Wildkie Collins - Fazi Editore (1859-1860)

"E' impossibile smettere di leggere Collins" - Alessandro Baricco
"Un thriller che tiene ancora benissimo" - Carlo Fruttero
"Un romanzo di sconcertante modernità" - Francesca Lazzarato

E’ generalmente definito come uno dei capostipiti del moderno genere poliziesco con un Collins che sembra che scriva e nello stesso tempo pennelli ogni paragrafo del suo libro per come sa descrivere le situazioni. Una sorte crudele travolge la dolce, bella e ricca Laura Fairlie del romanzo, vittima di un intrigo diabolico perpetrato da una formidabile coppia di cattivi, sir Percival Glide e il Conte Fosco, alla base di tutto l’intreccio c’è una distruzione d’identità.

L’ho consigliato a Clara e a mamy che inizialmente non hanno gioito visto che il libro è formato da oltre 700 pagine. Ma poi inizi a leggerlo e ti trovi con un romanzo strutturato con racconti autonomi narrati dagli stessi personaggi, e tu come lettore rimani in attesa del capitolo successivo, viene sempre aggiunto mistero al mistero, segreto al segreto, intrighi a nuovi intrighi, incontri e scontri dei vari personaggi.

767 pagine sembrano tante, ma Collins è capace di tenere il lettore avvinghiato alle pagine del suo romanzo e si arriva alla fine del libro senza accorgersene; si rimane incollati ai dettagli, alle caratteristiche dei personaggi, alle affascinanti ambientazioni.

Collins va davvero riscoperto per assaporare
il gusto puro della sua narrazione.