venerdì 31 agosto 2007

giovedì 30 agosto 2007

Andar per mercatini...

Ho una nonna che contesta Emilio Fede, la Tv e tutto le demenze che mandano in onda (mitica). Ama molto leggere i romanzi, ma quando le propongo autori contemporanei mi dice sempre che fa fatica a seguirne il discorso, deve fermarsi, tornare indietro, e ciò perché non sempre riesce ad essere in linea con il modo di scrivere di oggi.
Stimolata da questo discorso, in un mercatino d’antiquariato mi sono imbattuta in alcuni Romanzi del 1940/50/60 e glieli ho presi. Fatalità due di questi erano libri che aveva letto da ragazzina (I due orfanelli e Il dottor Antonio) e quindi per lei è stata un’emozione forte riprenderli tra le mani. Lei un libro lo legge sempre tre volte contemporaneamente: la prima per capire la storia, la seconda per apprezzare il modo di scrivere, la terza per memorizzare parole o frasi che le sono piaciute particolarmente.
E così ora ho uno scopo in più quando giro per i vari mercatini dell’antiquariato presenti in zona: cercare qualcosa di importante per lei, la mia nonnina.

Il piacere di leggere ti accompagna per sempre...

mercoledì 29 agosto 2007

martedì 21 agosto 2007

Il segnalibro...



Ricordo ancora il primo segnalibro. Mia mamma è arrivata un giorno con un libro che, all’età di 8 anni, mi sembrava veramente enorme: Pattini d’argento. Ogni sera ci alternavamo nella lettura ad alta voce di diverse pagine, una sera leggevo io, la sera successiva leggeva lei e poi, si metteva il segnalibro. Allora leggevo piccoli libricini o libri anche grossi ma divisi in piccole storie, quindi per me è stata una grande novità vedere che si poteva interrompere una magnifica storia e lasciare l’emozione della continuazione per il giorno dopo. E così ho letto tutti i classici libri per ragazzi amando particolarmente Robinson Crosue, Il giro del mondo in 80 giorni, Tre uomini in barca e a Zonzo. Ora capisco perché questi sono stati apprezzati rispetto ad altri. La mia voglia di viaggiare e scoprire aumenta ogni giorno.
Comunque nella libreria dello studio, in un reparto in alto a destra, sono ancora lì, tutti ben conservati i miei “classici” e non verranno spostati.

lunedì 20 agosto 2007

giovedì 16 agosto 2007

La cattedrale del mare


Ildefonso Falcones - Ed. Longanesi
Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno...
IO L 'HO LETTO, E TU? VOTO 10
Ho iniziato a leggere questo libro con un po’ di riluttanza forse dovuta alla spiccata somiglianza che credevo di ritrovare con il meraviglioso libro de “I pilastri della terra” di Follet. Dopo aver letto le prime pagine, però, ho subito abbandonato le diffidenze per far spazio all’eccezionale storia che avevo davanti. Il romanzo percorre passo dopo passo la vita del prima infante e poi uomo Arnau Estanyol tra il 1320 e il 1384. Pagina dopo pagina si è partecipi della crescita del protagonista tra gioie e sofferenze, difficoltà e amicizie, in un continuo alternarsi di sentimenti che ti coinvolgono profondamente. Ci si lascia abbracciare dalle gioie che prova il protagonista, si soffre con i personaggi per le tante ingiustizie che li coinvolgono, ci si commuove per dolorosi addii e si spera che tutto possa tornare ad essere felice. E’ questa per me la forza de “La cattedrale del mare”, ti avvolge in un turbine di emozioni che ti lascia senza fiato e ti fa vivere di prima persona quello che vivono gli stessi personaggi . Un libro da leggere assolutamente.

martedì 14 agosto 2007

Ciao Schulz… benvenuto Quino!


La vignetta “storica” di Snoopy mi è servita per mandare un po’ in vacanza il mitico bracchetto e riscoprire la contestataria MAFALDA.
Il geniale Quino comunque non si è limitato a questo personaggio. Ha creato altre fantastiche strisce raccolte in questi libri riproponendo sempre, con la sua sottile e spiccata ironia, la sua visione del mondo e degli uomini:

· QUINOTERAPIA – Da regalare obbligatoriamente ai neo laureati in medicina
· UOMINI SI NASCE – L’uomo nelle sue contraddizioni più forti
· NOI DUE – Sottile visione della vita di coppia - pro e contro
· PECCATI DI GOLA – Il rapporto con il cibo
· SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA
· CAPIRA’ CARO LEI
· MONDO QUINO – Tutti e tre fanno una spiccata critica alla borghesia
· NON SONO STATO IO
· COM’E’ CATTIVA LA GENTE – Gli ultimi due su come “funziona” la società di oggi
(Tutti editi da Bompiani)
· FANTASTICHERIE – Ed. Rizzoli
Se qualcuno conosce altre pubblicazioni me le può indicare?


Quino è un genio. In una semplice striscia riesce a dire tantissimo.

IO L’HO LETTO. E TU? VOTO 10

lunedì 13 agosto 2007

domenica 12 agosto 2007

Un libro è di moda?

In questo periodo ho girato per diversi blog soffermandomi soprattutto su quelli che naturalmente parlavano di libri. Con grande stupore ho trovato tanti commenti che portavano a scartare la lettura di alcuni libri perché “…sono di moda” e allora scatta il rifiuto categorico (riferimenti a: L’ombra del vento – Il cacciatore di aquiloni – Harry Potter - La cattedrale del mare… ).
Mi sono chiesta quindi: “Si può considerare un libro di moda?”. Personalmente penso che il passaparola dei lettori sia una cosa fantastica. Leggere un libro e consigliarlo ad un altro perché possa assaporare anche lui quello che racchiude il libro stesso, e via così…è stupendo. Ci sono stati libri che sono stati abbandonati per tanto tempo e con il passaparola dei lettori sono diventati dei best seller.
Poi penso che rimane fisso il fatto che bisogna sempre farsi un’idea propria delle cose, quindi leggere un po’ di tutto ti porta anche a criticare consapevolmente senza mettere dei paletti che sono pur sempre una privazione della tua conoscenza.

TU CHE NE PENSI?