lunedì 4 giugno 2007

Una barca nel bosco



Paola Mastrocola - Ed. Guanda

Questa è la storia di Gaspare Torrente, figlio di un pescatore e aspirante latinista, approdato a Torino da una piccola isola del Sud Italia. Un ragazzo come lui, che a tredici anni traduce Orazio e legge Verlaine, deve volare alto, deve fare il liceo e dimenticare il piccolo mondo senza tempo dell'isola. E allora eccolo entrare al liceo, dove non trova grandi maestri ma insegnanti impegnati a imbastire compresenze, eccolo accanto ai compagni, con le scarpe sbagliate e la felpa senza cappuccio. È fuori moda, fuori tempo, fuori posto: un pesce fuori dalla sua acqua, una barca in un bosco. Questa storia di trasformazione e riscatto indaga il mondo dei giovani e la società contemporanea nelle sue pieghe più drammatiche ma anche divertenti.
IO L'HO LETTO E TU? VOTO 7
Devo dire che a me questo libro è piaciuto molto, forse solo un po' deludente il finale, perchè mi ha aperto gli occhi sulla realtà della scuola di oggi in cui tra l'altro sono dentro facendo il prossimo anno la terza liceo...ho scoperto delle terribili realtà che non riuscivo a vedere nella mia quotidianità di studente ma che sono sempre state intorno a me. In pcoche parole si può considerare molto istruttivo!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella recensione! :-)

Anonimo ha detto...

Ho letto anche io questo libro e devo dire che mi è piaciuto. Certo in alcuni tratti è forse un pò troppo infantile ma ci sono anche delle pagine molto profonde, tipo il momento in cui Gaspare parla al padre morto. Mi ha colpito questo tentativo di spiegare questa sorta di demonizzazione del merito che si sta facendo nella nostra società e molto spesso distrugge molte capacità innate. silente. (P.S. Che caso strano, ti chiami come una mia carissima amica. Bel nome che viene dal greco. ciao ciao)

Anonimo ha detto...

Proprio perchè significa pace il tuo nome è bellissimo. Inizio a sospettare che tu faccia il liceo classico, cioè quello che ho fatto io, anche se io ormai sono passato a miglior vita e a settembre inizio il secondo anno di università. :-). Comunque quando ho letto il libro anche io facevo ancora il liceo e anche io ho sentito che quello che stavo leggendo era vicinissimo alla mia realtà, quasi mi sono sentito un Gaspare. Io certo non ho trovato degli insegnanti che non fanno niente, anzi tutto sommato non sono rimasto troppo deluso dalla mia scuola ma mi rendo conto che avrei potuto fare di più, mi sono reso conto che la scuola non è più quella di una volta, anzi è sempre di più degenerata. Se ti va di contattarmi comunque posso darti il mio contatto su messenger. Spero di risentirti presto. Silente

Anonimo ha detto...

Proprio perchè significa pace il tuo nome è bellissimo. Inizio a sospettare che tu faccia il liceo classico, cioè quello che ho fatto io, anche se io ormai sono passato a miglior vita e a settembre inizio il secondo anno di università. :-). Comunque quando ho letto il libro anche io facevo ancora il liceo e anche io ho sentito che quello che stavo leggendo era vicinissimo alla mia realtà, quasi mi sono sentito un Gaspare. Io certo non ho trovato degli insegnanti che non fanno niente, anzi tutto sommato non sono rimasto troppo deluso dalla mia scuola ma mi rendo conto che avrei potuto fare di più, mi sono reso conto che la scuola non è più quella di una volta, anzi è sempre di più degenerata. Se ti va di contattarmi comunque posso darti il mio contatto su messenger. Spero di risentirti presto. Silente

Anonimo ha detto...

scusa se ci ho messo tanto a rispodere al tuo post ma in questi giorni sto studiando perchè il 18 Luglio ho un esame e ho una paura tremenda. Comunque bando alla preoccupazione. Il mio indirizzo messenger è grazianoruggeri@hotmail.it (così conosci anche il mio vero nome) aggiungimi nei contatti tu tanto poi quando mi connetto ci sarà una finestra in cui mi chiede se accetto la connessione al contatto. Ok? allora alla prossima recensione. ciao ciao. silente.