giovedì 13 settembre 2007

continua... Come un romanzo



continuo il post del 6 settmbre
I 10 DIRITTI DEL LETTORE

3) Il diritto di non finire un libro
“Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alla tesi dell’autore, uno stile che ci fa venire la pelle d’oca o viceversa un’assenza di stile non compensata da alcuna ragione per proseguire oltre. Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. Il libro ci cade dalle mani? Lasciamo che cada…”.

4) Il diritto di rileggere
“…«Ancora, ancora», diceva il bambino che eravamo un tempo. Le nostre riletture di adulti nascono dallo steso desiderio: incantarci di una permanenza e trovarla ogni volta così ricca di nuovi incanti”.

5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa
“…Per un certo periodo leggiamo, insieme, buoni e cattivi romanzi. Così come non rinunciamo dall’oggi al domani alle nostre letture infantili. Tutto si confonde. Usciamo da Guerra e Pace per rituffarci nella Biblioteca dei ragazzi. Passiamo dalla collezione Harmony (storie di bei dottori e lodevoli infermiere) a Boris Pasternak e al suo Dottor Zivago – un bel dottore, anche lui, e Lara, un’infermiera oh, quanto lodevole!...”.

6) Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
“È questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per lanterne dell’universo romanzesco…è il nostro primo stato di lettori.
…Da ciò la necessità di ricordare le nostre prime emozioni di lettori, e di alzare un piccolo altare alle nostre letture di un tempo, comprese le più “stupide”, che svolgono il ruolo inestimabile di commuoverci di ciò che fummo ridendo di quel che ci commuoveva…”.

continua...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un po' stanco e mi è venuto anche il mal di testa...uffa...però almeno un saluto te lo voglio regalare...Ciaoooo
Un abbraccio forte...

Anonimo ha detto...

Il diritto di innamorarsi....del libro non c'è? Secondo me quello è il diritto più importante: leggere un libro e sentirlo proprio, sentire che ti crea delle sensazioni che non ritrovi altrove. E allora quelle pagine intrappolano per sempre dentro di sè una parte della tua anima, come un Horcrux (naturalmente il paragone non è dei più azzeccati ma sono sicuro che capirai che cosa voglio dire). Così, ogni tanto, senti il bisogno di riprenderlo in mano quel libro, magari non per rileggerlo tutto; anche solo una pagina, una frase che sanno ridarti una magia che è l'unica cosa che riesce a sedare a volte il dolore del reale che ti sta intorno. Questo a me è capitato con il libro che tu sai e anche con un altro capolavoro, di una donna dell'ottocento inglese: Emily Bronte. Cime tempestose mi regala delle emozioni davvero inesprimibili. Vivere un amore così totalizzante è davvero l'esperienza più terribile e più magnifica che ci può capitare. Quando ho sentito Catherine dire "Hellen, Io sono Heathcliff" mi si è aperta davanti una porta oltre la quale soltanto si poteva capire cos'è amare davvero. Adesso ti lascio perchè altrimenti il commento diventa troppo lungo. CIAO a presto. Un bacio. Silente

clarus ha detto...

Concordo con Silente, non essendo io capace di esprimermi meglio di come lui ha già fatto. Questa gioia invece io la ritrovo leggiucchiando ogni tanto qualche frase di Jane Eyre, una scritto stupendo di Charlotte Bronte...grandissime queste sorelle! ciao irus

Irene ha detto...

X Andrea: grazie di trovare sempre il tempo per passare di qua!!
ciao

X Silente: come si fà ad esprimere con parole migliori quello che tu hai detto? amare un libro e apprezzarlo profondamente vivendo di prima persona tutto ciò che è scritto sulle pagine è un'emozione indescrivibile. Ci sono libri che ti rimangono scritti nel cuore e che ti accompagnano sempre. ciao un bacio

X Clara: bellissimo libro Jane Eyre... quasi quasi il prossimo post che scriverò sarà proprio sula vita della nostra cara Jane! ciao